Cingolo freeride

L’uso del cingolo su terreni non destinati e quindi non attrezzati e, soprattutto, non curati in funzione dello sci d’erba, viene definito cingolo freeride.
Molte le situazioni che possiamo incontrare in una discesa in campo libero, erba alta, neve, sassi e buche.
L’interpretazione della sciata è affidata all’esperienza, alle capacità tecniche e ad una adeguata conoscenza del terreno da parte dello sciatore. A questo scopo è consigliato eseguire sempre una ricognizione preventiva del terreno dove andremo a sciare per poterlo fare in assoluta sicurezza. Risulta fondamentale la riduzione della velocità.
L’arco di curva consigliato per il freeride, è serrato e chiuso, con controllo della velocità e delle asperità del terreno.
Per questo è consigliabile un cingolo di lunghezza inferiore rispetto a quello utilizzato in piste attrezzate. Nelle situazioni più estreme è possibile eseguire il passo saltato, qualora non si riesca nella rullata condotta.
Il passo saltato consiste nell’alzare alternativamente i cingoli nel cambio direzione. Questo permette di curvare a velocità ridottissime in poco spazio.